Sète, cittadina della Francia mediterranea, porto di pesca, è il teatro su cui va in scena l’intreccio delle quattro storie dell’anziana madre Louise e dei suoi tre figli Fanny, Albin e Jonas. Su tutto aleggia la figura del defunto padre Armand, del suo lavoro di pescatore, del suo passato di esule dall’Italia devastata dalla guerra. Intorno a tutto si dispone il mare, spazio vivo che si prende vite. Carattere che accomuna i quattro è la complessità di una vicenda che nei suoi andirivieni nel tempo soltanto nel finale trova la sua pace. Louise organizza una cena per radunare i tre figli. La giornata si trascorre nei ricordi di vite che, per una ragione o per l’altra, sono diverse forme di una deriva: deriva dalla famiglia, dal padre, dalla sessualità, dal lavoro, dai figli. Quattro personaggi che sono quattro protagonisti di vicende diverse, ma spesso complementari. Se non lo fossero, Louise non potrebbe esultare alla fine per essere riuscita a riunirli.
Jean-Baptiste Del Amo, Il sale, Neo edizioni, Castel di Sangro 2013
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